L'opera prima di Giuseppe Pippo Laghezza al PiFF 2020

Fasano – La prima rassegna che “riparte” è il PiFF Puglia International Film Festival 2020, che accoglie e promuove i giovani registi da diverse nazionalità.

Il PIFF, promosso dalla Regione Puglia in collaborazione con A.C.M.A., è l'unico festival italiano ed europeo del cinema che tratta e affronta tematiche esclusivamente politiche, ecologiche, sociali e storiche direttamente interconnesse e collegate tra di loro.

Il Festival è l'appuntamento annuale internazionale dove il cinema, la televisione e la politica s'incontrano.

Dopo ogni proiezione è previsto un dibattito tra il pubblico e gli operatori del mondo del cinema con la partecipazione di storici, accademici e organizzazioni impegnate nelle politiche sociali.

Nel corso della conferenza stampa, svolta venerdì 26 giugno a Cala Ponte a Polignano a Mare sono stati resi note le pellicole che prenderanno parte alla rassegna.

Sono state oltre duecento le opere pervenute da diverse nazioni, tra cui Italia, Albania, Argentina, Bulgaria, Canada, Cina, Croazia, Etiopia, Francia, Germania, Giappone, Haiti, India, Inghilterra, Kossovo, Portogallo, Russia, Stati Uniti, Svizzera e Taiwan che la giuria ha esaminato.

Di queste sono state selezionati 14 lungometraggi, 19 docufilm e 34 cortometraggi.

Il Festival si svolgerà presso il cinema teatro Vignola a Polignano a Mare e non più presso il cinema teatro Norba a Conversano, come precedentemente indicato.

Tra i cortometraggi presentati, lunedì 20 luglio, nella prima giornata del Festival sarà proiettata l'opera prima di Giuseppe Pippo Laghezza “A Kind of blue”, nella sezione cortometraggi.

Domenica 26 luglio, ultimo giorno di festival, durante il concerto dedicato a Domenico Modugno si effettuerà la premiazione della rassegna con la consegna delle “Chiavi d'Oro 2020”.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il regista per una breve dichiarazione: “Dopo l'accademia – ha dichiarato Giuseppe Pippo Laghezza a OsservatorioOggi.it - del cinema volevo a tutti i costi girare qualcosa di mio. “A kind of Blue” è nato per caso. Per caso ho conosciuto la sceneggiatrice Ersilia Cacace, che aveva una storia nel cassetto quasi pronta per essere raccontata. Invece ho conosciuto Giovanni di Lonardo, il protagonista, ai casting del corto di fine anno dell'Accademia. Mi è piaciuto tantissimo, ed abbiamo iniziato a parlare di un'eventuale collaborazione... è stato lui che mi ha presentato Claudia Lerro, l'attrice che interpreta Sara nel corto. Poi tanta fortuna, e l'aiuto di persone capaci e mosse dalla stessa passione che mi muove. Angelo Buongiorno, amico di una vita che mi ha aiutato nella scelta delle location, in alcune scelte di regia e che ha curato la correzione colore del corto; Gianluca Palasciano, fotografo bravissimo e dalla grande sensibilità artistica, che ha curato la fotografia; Nicol Vilella, che si è prestata senza esitazioni in tutte le fasi della lavorazione, avendo cura specialmente per i costumi e l'edizione. Oggi guardo il corto finito e capisco di essere stato molto fortunato, e forse mi rendo conto del fatto che la mia più grande qualità in questo lavoro sia stata proprio quella di contagiare queste persone, e convincerle a collaborare a questo progetto, ognuno con le sue capacità e competenze”.

Per informazioni:

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